Tra la passione per l’arte e l’amore per la conoscenza Luca ha anche un’altra passione, fuori dal comune e poco conosciuta: l’Urbex.
Luca ama svolgere questa attività di nicchia nata negli anni ‘70, ovvero esplorazioni urbane di strutture e luoghi abbandonati. Dall’età di 18 anni, insieme ai suoi amici più fidati, pratica Urbex girando l’Italia e buona parte del nord Europa durante gli anni dell’Università. L’amore di Luca per la storia e la riscoperta dei luoghi abbandonati rimarrà sempre uno dei suoi hobby preferiti insieme alle escursioni montane. Nel 2016 Luca in viaggio per lavoro come Consigliere dei beni culturali nell’est Europa, rispettivamente in Ucraina e Repubblica di Bielorussia, ha l’opportunità di fare Urbex nei luoghi dov’è accaduto il più grande incidente nucleare della storia, Chernobyl. Nel suo tempo libero organizzerà e farà un tour ufficiale a Chernobyl, Pripyat e nella zona di esclusione di Gomel. La passione per la fotografia lo porterà a fare scatti e video di ogni momento, scoprendo una nuova frontiera dell’Urbex non più limitata alle strutture abbandonate, ma aperta ad immensi spazi ormai incolti e lasciati alla natura selvaggia, città e villaggi decaduti nell’ex U.R.S.S. in seguito all’incidente di Chernobyl. Luca, impegnato a lavorare in Repubblica di Bielorussia, stringe diverse amicizie in occasione di eventi culturali nella capitale Minsk. E’ proprio con esse che inizia a parlare della sua recentissima esperienza a Chernobyl. Scopre l’esistenza di intere città e villaggi lasciati in stato di abbandono in seguito all’evacuazione del 1986. Là tutto giace come allora. Il tempo si è fermato! Conosce due ragazze coetanee. Gli raccontano di aver vissuto la loro infanzia nelle campagne di Gomel, nei pressi di quelle aree contaminate, in seguito di essere state costrette ad abbandonare le loro case perchè considerate aree con un tasso di radioattività elevato per abitarci stabilmente. Luca, spinto dal suo irrefrenabile desiderio di conoscenza ed esplorazione chiede a loro di poter essere accompagnato in quelle zone. Riuscirà così, grazie all’aiuto di queste due ragazze bielorusse, a visitare zone mai più frequentate in seguito all’evacuazione del 1986. In questo, nuovo, viaggio Urbex decide di proporre loro una visita nella casa natale dove ritroveranno tutto intatto, esattamente come fu lasciato decenni prima.
Dopo questa esperienza, Luca è determinato a tornare là con l’intento di valorizzare tutta la storia ed il patrimonio storico/culturale che giace in quelle aree abbandonate tra Bielorussia ed Ucraina. Decide così di raccontare la sua esperienza e di mostrare le foto e i video ad istituti di ricerca scientifica, università e centri di studi storici i quali colgono il valore intrinseco di quei luoghi e decidono di investire, in modo congiunto, in questa nuova attività di ricerca scientifica, storica e di documentazione.
Nel 2017 Luca inizierà a formarsi in lingua inglese presso università pubbliche estere sulla gestione del rischio radioattivo e la fisica nucleare. Tale formazione è essenziale per poter svolgere futuri viaggi in sicurezze nelle suddette aree. Luca conseguirà negli anni diverse certificazioni sul tema della radioprotezione.
Nel 2018, in seguito agli studi di approfondimento svolti l’anno precedente da Luca, si decide di tornare nelle zone abbandonate di Gomel e nell’area di Chernobyl con un team di specialisti che avranno il compito di determinare l’effettiva pericolosità e il tipo di radionuclidi che oggi contaminano le aree abbandonate. Questa ricerca viene co-finanziata da istituti di fisica e ricerca esteri. Il team guidato da Luca è cosi composto: un ingegnere nucleare, una fisica specializzata in fisica nucleare, una traduttrice russo-italiano ed un medico specializzato in medicina del lavoro.
Luca continua tutt’oggi a svolgere questa attività in parallelo al suo ruolo di Consigliere per i Beni Culturali poiché bisogna considerare la vastità del territorio e i valori scientifici ed ambientali in continuo cambiamento.